Il 10 marzo, nell’auditorium comunale di Lestizza, quattro classi della scuola secondaria, accompagnate dai loro docenti, hanno incontrato il Tenente Colonnello Nicola Guercia, Comandante della Compagnia Carabinieri di Latisana, e il Luogotenente Andrea Zomero, Comandante della stazione di Mortegliano, per  una mattinata dedicata alla legalità e al problema del bullismo e cyberbullismo.

Nel ringraziare l’ Arma dei Carabinieri, sempre vicina alla scuola, per l’intervento, si condivide  l’esperienza con le parole dei ragazzi presenti.

 

Giovedì 10 marzo 2022, quattro classi della Scuola secondaria di Lestizza hanno potuto partecipare nell’auditorium ad un incontro sulla Legalità con il Tenente Colonnello Nicola Guercia, Comandante della Compagnia Carabinieri di Latisana, e il Luogotenenente Andrea Zomero Comandante della stazione di Mortegliano.

Gli argomenti affrontati sono stati il bullismo e il cyberbullismo che si verificano tra i ragazzi.

 

Gli atti di bullismo si verificano quando una persona si ritiene superiore ad un’altra e per dimostrarlo compie atti di violenza, anche se non sempre fisica, contro l’altra.

Il bullismo non rientra nel codice penale ma tutti gli atti di violenza ne fanno parte e sono punibili per legge. Gli atti di bullismo possono anche iniziare come uno scherzo, per poi peggiorare e diventare veri e propri atti di violenza che possono lasciare gravi conseguenze.

Il bullismo è un comportamento scorretto dove il bullo, accompagnato dal suo gruppo di amici (detti gregari), compie o fa compiere violenze fisiche o psicologiche a colui che viene identificato come vittima.

Il Comandante ha fatto riflettere sul fatto che nelle storie di bullismo ci sono vari protagonisti: il bullo, la vittima, i gregari o fiancheggiatori del bullo e la maggioranza silenziosa. Anche gli atti di bullismo possono avere diverse caratteristiche, infatti possono essere diretti o fisici, indiretti e verbali.

Per fermare il bullismo bisogna denunciare il bullo e i suoi gregari agli adulti e affiancare la vittima e aiutarla.

 

Il secondo argomento trattato è stato quello del cyber-bullismo che è il bullismo attraverso l’uso dei social (Instagram, Tiktok, Snapchat,ect…) ed è un reato riconosciuto dalla legge . Per parlare di questo il comandante è partito da un video in cui il protagonista, un ragazzo, aveva subito uno scherzo da parte dei suoi compagni di classe e per questo motivo si era vergognato così tanto da non andare più a scuola. Dopo qualche giorno i suoi compagni avevano incominciato a preoccuparsi per lui e a pentirsi di ciò che avevano fatto. Hanno anche cercato di mettersi nei suoi panni e hanno capito che se fosse capitato a loro sarebbero morti di vergogna. Ma nonostante i loro pentimenti l’amico non è più tornato a scuola.

Il video ha insegnato a riflettere prima di fare un qualsiasi scherzo perché non si sa quale potrebbe essere la reazione di colui che lo riceve. Diverse volte durante l’incontro è stato detto di usare il buon senso, di ragionare prima di fare qualcosa.

 

Dalla discussione abbiamo compreso che essere insensibili, complici, spettatori indifferenti e passivi è semplice, invece bisogna schierarsi dalla parte della vittima e così fare la differenza

A conclusione dell’incontro c’è stata la possibilità di fare alcune domande ai due relatori che hanno apprezzato la nostra partecipazione e hanno risposto in maniera completa e approfondita.

 

Vogliamo ringraziare il Tenente Colonnello N. Guercia e il Luogotenente A. Zomero per quanto ci hanno insegnato e per averci fatto riflettere.

(Estratto dai testi elaborati dagli alunni delle classi terze)